[Recensione] Moops

iOS

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  1. Lotz
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    Gioco testato su iPhone 4S. Compatibile con iPhone 3GS, iPhone 4, iPhone 4S, iPod Touch (terza e quarta generazione) e iPad. Richiede iOS 3.2 o successive.

    Se si escludono le sempre presenti e ottime produzioni Nintendo, il platform è un genere controverso, al cui interno possiamo trovare grandi capolavori accanto a titoli decisamente poco riusciti. Di recente però non è solo l’immancabile Super Mario a soddisfare la nostra vogli di saltelli, basti pensare all’ottimo Rayman Origins. Anche su smartphone il genere sta tentando di ritagliarsi il suo spazio, potendo contare su numerosi esperimenti tra i quali il protagonista di questa review: Moops.

    Parasites wanted
    Come per la maggior parte dei platform, la trama di Moops è poco più che un pretesto utile a giustificare l’avventura dei protagonisti. Nei panni di Flunk e Dunk dovremo liberare Moopville da un’orda di fastidiosi parassiti, conosciuti altrimenti come Critters. Ciò basta e avanza per intraprendere una divertente e pittoresca battuta di caccia attraverso varie ambientazioni, alcune rurali alcune metropolitane. Le meccaniche fondamentali sono quelle da classico gioco di piattaforme, in cui i salti e alcuni collezionabili la fanno da padrone. Tutto già visto, se non fosse per l’interessante inserimento di alcuni minigiochi sparsi per i livelli. Tirando le somme Moops si propone come un misto tra vari giochi già disponibili su App Store, che cerca di combinarli al meglio e riusce almeno in parte nell'impresa. Farsi strada quadro dopo quadro è divertente, almeno per le prime sessioni; purtroppo però dopo un po’ il ritmo diventa abbastanza routinario e i minigiochi vengono riciclati. In Moops non brillano nemmeno il livello di sfida e la profondità del gameplay: i nemici sono parecchio facili da eliminare e l’architettura dei livelli è piacevole ma non molto articolata.


    Good-old fashioned analogue sticks
    E’ proprio in giochi come Moops che viene fuori l’inferiorità degli smartphone rispetto alle console portatili per quanto riguarda l’ergonomia dei controlli. Ovviamente neppure il touch screen capacitativo più sensibile e sofisticato del mondo sarà mai in grado di sostituire un pulsante o una leva analogica fisicamente tangibile. Sta dunque ai programmatori realizzare e calibrare un’interfaccia quanto più “indolore” possibile. Purtroppo non siamo davanti a un ottimo esempio di tale sforzo, piuttosto una via di mezzo. E’ possibile scegliere di giocare tramite stick virtuale e controllare il movimento in tempo reale o tramite singoli input su schermo sul punto verso cui far procedere il personaggio, e questo secondo metodo è preferibile rispetto a quello base. Differente l’approccio ai minigame, campo in cui gli schermi sensibili al tocco danno il meglio rendendo il tutto immediato e divertente.

    It’s a colorful world
    Esclusa l’inferiorità relativa ai controlli, è innegabile come dispositivi potenti quali iPhone 4S e il nuovo iPad riescano a supportare prodotti graficamente paragonabili a quelli di dispositivi dedicati innanzitutto ai videogame. I titoli più recenti hanno mostrato di cosa sono capaci i gingilli Apple, ma tutti sappiamo che la grafica da sola non fa un bel gioco. Nel caso di Moops questo è particolarmente vero. Sebbene si presenti allegramente colorato e stilisticamente vicino a un Rayman a caso, il prodotto di Moops Games Ltd sarà lungi dall’affaticare i vostri “iDevice”. Nulla di miracoloso, ma comunque non inguardabile: un giusto compromesso tra semplicità dei modelli e vivacità degli ambienti.

    Fonte: spaziogames
     
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  2. albertos87
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1 replies since 31/7/2012, 00:02   56 views
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